Da radio libere a web radio


Nel 1974 con la sentenza num. 225 veniva sancita la liberalizzazione dell’etere, cambiava così il panorama radiofonico, e ai soggetti privati veniva riconosciuto il diritto di impiantare emittenti radiofoniche su scala locale con costi relativamente bassi.
Nascevano le radio libere.
Esse erano per i giovani uno dei pochi mezzi a disposizione per comunicare, e seppur limitate territorialmente, a causa delle frequenze utilizzate, le radio libere avevano come punto di forza quello di coinvolgere il pubblico dando loro la possibilità di intervenire scegliendo i brani musicali ed esprimendo opinioni e commenti. Successivamente queste radio superarono i loro limiti, creando networks in grado di trasmettere anche a livello nazionale.

Oggi potremmo definire simile il fenomeno delle web radio. In realtà esso è molto più diffuso e condiviso di quanto si pensi. Secondo un recente studio americano dal 2000 ad oggi il numero degli ascoltatori via Internet è cresciuto di oltre il 240%, ma la crescita è destinata ad aumentare in maniera esponenziale. Trasmettere da una web radio è molto semplice, basta avere un pc, una buona scheda audio, un microfono e un servizio Shout cast, per lo streaming audio.
Ci sono diverse piattaforme on line che forniscono questo servizio, cito per es. Spreaker http://www.spreaker.com/ che permette in maniera facile di creare una propria radio sul web.
Quest’idea, già utilizzata in tutto il Mondo, porta il marchio made in Italy (un motivo in più per dare un’occhiata) ed utilizza in maniera attiva i principali social network per promuovere i contenuti degli utenti.
Le web radio sono un ulteriore strumento di comunicazione che ci da la possibilità di arrivare a “grandi pubblici” con costi ridotti.
Questa è la testimonianza che la radio è stata capace di andare oltre il tempo, adattandosi alle nuove tecnologie e ai tempi che cambiano.
Personalmente mi è capitato di collaborare con alcune radio on line e la sensazione che ho avuto è stata quella di sentirmi protagonista della trasmissione, come se fossi in studio, anche se a casa.
E’ stata un’esperienza bellissima che spero di rifare presto.


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